Come organizzare weekend alle Tremiti
Per un
weekend alla scoperta della natura incontaminata e del mare cristallino partite
alla volta delle “Perle dell’Adriatico”,
destinazione isole Tremiti.
Le Tremiti sono un arcipelago costituito
da 5 isole: isole di San Nicola, San Domino, Cretaccio, Caprara e
Pianosa.
Di queste
solo San Domino e San Nicola sono abitate (pensate che l'intera popolazione è
di circa 400 abitanti), mentre le altre sono disabitate.
L'isola di Pianosa che costituisce il confine
italiano ad est è diventata nel 1989 riserva
naturale.
Come
raggiungere le isole
Le Tremiti
si trovano in Puglia, a circa 12 miglia a largo del Gargano.
Numerosi i
collegamenti per le isole dal porto di
Peschici. Per informazioni più dettagliate consultate il sito ufficiale: www.lecinqueisole.it/storiatremiti.html
Questo
piccolo arcipelago è un angolo di paradiso dove sono racchiusi millenni di
storia da ogni punto di vista: archeologico, naturalistico e paesaggistico.
Per saperne
di più sulla storia delle isole vai al paragrafo Un po’ di storia.
Un grande museo a cielo aperto: mare azzurro,
calette e spiagge incontaminate, grotte, spiagge, calette, rocce, scogli
e faraglioni che incorniciano le cinque isole dell’arcipelago.
Tra le spiagge, la più grande e la più famosa
è Cala delle Arene, l’unica sabbiosa
di tutte le Tremiti.
Cala Matano scende a strapiombo sul
mare, Cala degli inglesi e Cala Tonda sono le altre incantevoli
spiagge di scoglio.
Sarà un
piacere tuffarsi nelle acque fredde e limpide e godere a pieno il paesaggio marino.
Le Tremiti sono a buon diritto una meta
per veri viaggiatori, amanti del mare
e dell’escursionismo.
Scoprite
perché continuando a leggere il prossimo paragrafo.
Escursioni
Potrete
ammirare la costa facendo escursioni in biciclette
oppure facendo trekking con gli
amici.
Dal villaggio si dipartono 3 percorsi escursionistici che attraversano la foresta dei pini per ricongiungersi al faro.
Dal villaggio si dipartono 3 percorsi escursionistici che attraversano la foresta dei pini per ricongiungersi al faro.
1)
"Strada della pineta"
È la strada
centrale, si svolge tutta in salita fino a raggiungere la quota più alta (metri
116) ove sorge l'antichissima "Cappella
del Romito", per poi ridiscendere dalla parte opposta fino al faro.
Gli altri
due percorsi si svolgono lungo le coste dell'isola: l'una è la strada di Ponente e l'altra di Levante
2)
Strada di Ponente: "Strada comunale del faro di San Domino"
si sviluppa sulle basse falde della collina, attraverso il folto della pineta,
passando superiormente alla Cala degli Inglesi, alla Cala dei Benedettini, alla
Grotta delle Rondinelle, alla Punta Secca, all'Appicco, alla Grotta del Bue
Marino, ed alla Ripa dei Falconi e arriva fino al Faro.
3)
Strada di Levante: "Strada comunale della Cantina Sperimentale"
passa per la Grotta del Sale e la Grotta delle Viole, dopo aver doppiato la
Punta di Ponente e la Grotta delle Murene, si ricongiunge alla strada del Faro
ed al Faro stesso, per formare cosi un vero e proprio circuito della forma di
un'ellisse, che sviluppa una lunghezza di circa 3 km. Si consiglia di non
trascurare di percorrere questo circuito ellittico agreste di bellezza rara.
È possibile
scegliere tra due alternative: un tour guidato oppure un giro in imbarcazioni
di diversa potenza che si possono noleggiare per tutto il giorno al prezzo di
circa 70 euro in bassa stagione, 100 in alta compreso di benzina.
Sarà
un'esperienza davvero emozionante poter guardare lo skyline delle aspre e nude
rocce che si stagliano sul mare.
Le grotte più belle sono:
-
Grotta del Sale
dove si raccoglie una gran quantità di sale bianchissimo.
Ammirate i faraglioni dei Pagliai e la Punta
dell'Elefante dell'isola di San Domino, chiamata così perchè la forma della
roccia sembra quella di un elefante che si abbevera.
Vista dei pagliai da S. Nicola |
Per gli appassionati di snorkeling e immersioni: i fondali marini
I fondali
delle isole Tremiti sono un vero paradiso. Vi sono, infatti, 23 sentieri
subacquei dove osservare il patrimonio faunistico e floristico, grazie al Tremiti Diving Center.
Potrete
ammirare la statua di S. Nicola,
deposta in fondo al mare per proteggere queste acque meravigliose.
Per gli appassionati di archeologia: un po’
di storia
I primi ritrovamenti preistorici sulle isole risalgono all’età del bronzo e affermano la presenza di genti greche sull’isola.
Diomede, re di Argo, importante città
del Peloponneso (Grecia), arrivò
alle Tremiti dirottato da una forte
tempesta e le nominò “insulae diomedee”.
Diomede
riuscì a dominare i popoli del Gargano, gli Oreoni; giunse anche nell’antica
Ausonia dove regnava Dauno, figlio di Licaone, fratello di Enotrio, Paucesio e
Japige, che si dividevano l’antica Puglia.
Da Dauno
ebbe in sposa la figlia Enippe Driona Ecania ed ebbe anche come dote di nozze
un vasto territorio della Daunia.
Diomede
divenne allora un ecista, un fondatore di varie città come Argos Hippium
(Arpi), Apenestre (Vieste), Histonium (Vasto), Castel Driona (San Severo) e
Maleventum (Benevento).
In
quell'epoca i greci dominavano Mediterraneo e a bordo delle agili e veloci
imbarcazioni partivano numerose spedizioni alla conquista di nuovi territori.
Allo stesso modo è stata fondata la città di Taranto, ad opera dell’ecista
Falanto.
Per saperne
di più leggi l'articolo Taranto spartana.
Ritorniamo
alla storia delle Tremiti...
Più di 2000
anni dopo, un frate lateranense, Basilio da Cremona, fece una scoperta
sensazionale: portò alla luce la tomba a
tholos di Diomede sull’isola di San Nicola, il ricco corredo funerario di monete d’oro e il bastone del comando dell’eroe greco.
Con
l’arrivo dei romani le isole presero il nome latino di Traemetius , da cui deriva la denominazione moderna “Tremiti”,
cosiddette perché “tramite” tra l’italia e l’illiria, l'attuale Albania.
In seguito
molte popolazioni si susseguirono sulle isole, pirati slavi, corsari dalmati,
fino all’arrivo di vari ordini di frati a cui si deve la costruzione dell’abbazia di San Nicola.
Le Tremiti furono inoltre terra di deportazione in varie epoche, dall’impero romano fino al periodo fascista.
Abbazia di S. Nicola |
Le Tremiti furono inoltre terra di deportazione in varie epoche, dall’impero romano fino al periodo fascista.
Oggi
l'arcipelago delle Tremiti è una piccola riserva naturale di rara bellezza, per
fortuna ancora preservata dalla cementificazione del turismo di massa.
Curiosità
Sapevate
che le Tremiti sono note anche come isole diomedee?
Questo nome
si deve in onore di Diomede, re
della città greca di Argo nel Peloponneso, l’eroe della guerra di
Troia, morto e sepolto proprio alle isole Tremiti.
Conoscete i
famosi guerrieri di Diomede?
Secondo la
leggenda, i guerrieri di Diomede furono trasformati da Venere in uccelli, le diomedee appunto.
Ogni
primavera questi uccelli lasciano l’Africa
Orientale per nidificare sulle pareti a strapiombo della costa di queste isole.
È possibile
udire il loro canto in particolare
nelle ore notturne: la leggenda attribuisce il canto ai lamenti dei guerrieri
di Diomede che piangono la perdita
del loro eroe.
Splendide perle dell'Adriatico pugliese!
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