Scopri il fiabesco mondo di Chagall!
Cari lettori, l'articolo di questa settimana è dedicato ad un genio dell'Arte tra i miei prediletti: Marc Chagall, un artista che va amato e le cui opere ammirate con la genuinità degli occhi di un bambino... Solo così potrete non potrete che innamorarvi anche voi delle sue meravigliose opere!
Chagall arriva finalmente in Puglia! Per la precisione nelle città di Casamassima e Gioia del Colle che ospitano la mostra "Marc Chagall. Le favole", dove sono esposte le 50 acqueforti che illustrano le celebri fiabe di La Fontaine mediante la tecnica dell'acquaforte.
Per saperne di più leggete il paragrafo che ho dedicato a questa tecnica pittorica.
Il mondo di Chagall
Il mondo della sua infanzia è la principale fonte d’ispirazione di tutta la sua opera, strettamente legata ai suoi ricordi, alle vicende personali e alla sua anima duale, russa ed ebraica.
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Il lupo, la madre e il bambino |
L’universo di Chagall è colorato, simbolico e onirico e si sviluppa nella cornice delle favole russe, descrivendo una dimensione interiore ad livello molto profondo, dove sono radicati gli istinti, i desideri ma anche le fobie primordiali.
Il mondo di Chagall non è soggetto né alle leggi della fisica né alla logica razionalità, ma è un territorio brulicante che si distacca dalla materia dove capre ed asini possono volare, i violinisti suonano sui tetti e gli uomini possono diventare enormi giganti!
Assolutamente fantastico: la monotona ed alienante vita contadina nella remota città di Vitebsk nelle campagne bielorusse si dipinge di un'atmosfera fiabesca e festosa, fatta di processioni e feste popolari animate da suonatori a ogni angolo.
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I due muli |
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La fortuna e il bambino |
Chagall ha origini ebraiche, perciò le tradizioni e la religiosità emergono in molte sue opere, dove ritrae rabbini in preghiera, sinagoghe, ambientazioni in stile ebraico.
“Io sono un mistico - diceva spesso -, non vado in chiesa o in sinagoga; per me lavorare è pregare”.
Le favole di La Fontaine
Nel 1923 l'editore Vollard commissiona a Chagall le tavole per illustare i racconti di Gogol, lavoro portato a termine con successo al punto che gli viene affidata una nuova commissione.
Questa volta deve illustare le famose fiabe dello scrittore francese La Fontaine, ispirate a quelle di Fedro ed Esopo.
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Le rane che vogliono un re |
Le favole hanno come protagonisti gli animali che simboleggiano i difetti, i vizi e le virtù dell'umanità.
La Fontaine vuole rappresentare la natura umana, colta nella sua vera essenza senza troppi fronzoli: i suoi testi contengono riferimenti al potere, alla morte, al diritto del più forte che finisce col sopraffare i più deboli, ma raccontano anche storie di amicizia e pietà verso i più poveri e sfortunati.
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La volpe e il caprone |
Il mondo di La Fontaine riceve un'esatta rappresentazione nell'immaginario di Chagall, che crea lupi e agnelli, cavalli e asini, topi ed elefanti.
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Il leone e l'asino a caccia |
Lasciatevi catturare da queste immagini oniriche e all'improvviso vi sembrerà di ritornare bambini, affascinati da queste favole millenarie.
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Il leone innamorato |
La tecnica dell'acquaforte
Come anticipato nell'introduzione, questo paragrafo è dedicato a chi è interessato ad approfondire la tecnica pittorica utilizzata da Chagall.
Decide di ricorrere all'acquaforte: il termine deriva dal latino aqua fortis, termine con cui era designato l'acido nitrico, utilizzato nel Medio Evo per incidere fregi e decorazioni su armi e armature.
Scopriamo come si realizza l'acquaforte, leggendo di seguito le fasi di preparazione.
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Il lupo, la capra e il capretto |
Solitamente viene utilizzata una lastra di rame o zinco, che dopo essere stata sgrassata e levigata, viene ricoperta da uno strato di cera e successivamente annerita con nerofumo (affumicatura).
2) Disegno sulla matrice
La fase successiva consiste nel realizzare il disegno incidendo la lastra con una punta metallica che asporta lo strato di cera e scopre il metallo sottostante.
3) Morsura
La lastra incerata viene immersa in un bagno acido, costituito da acido nitrico o percloruro di ferro.
Si chiama morsura, perché l'acido diluito morderà il solo il metallo non protetto dallo strato di cera scalfita nella fase del disegno.
4) Stampa
Una volta realizzata la matrice, si passa alla fase di stampa su opportuni supporti, normalmente carta, mediante il torchio calcografico.
Si tratta di una tecnica antica, riscoperta nel Seicento dal Parmigianino, poi adottata da Degas, Goya e Van Gogh.
Tra gli artisti di spicco del Novecento vi sono Picasso, Morandi e Chagall.

Informazioni utili
16 dicembre 2017 - 15 aprile 2018
Sedi
Casamassima, Palazzo Monacelle
Gioia del Colle, Palazzo San Domenico
Orari e biglietti
venerdì e sabato ore 16 - 20.30; domenica e festivi ore 10.30 - 13 / 16 - 20.30. Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Intero 6 euro
Ridotto 3 euro
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